Ciao, mi chiamo Linda e da 2 anni e 6 mesi non acquisto penne

Lo so, il titolo sembra l’ammissione di una ex-alcolista, ma anche lo shopping può creare dipendenza come l’alcol.

Fortunatamente, non ha gli stessi effetti collaterali sulla salute, ma anche gli acquisti compulsivi possono diventare un problema che incide sulla qualità della nostra vita.

Io ho sempre esagerato negli acquisti, soprattutto quando si trattava di cancelleria e di prodotti per l’igiene della persona e della casa.

La cosa triste è che non me ne rendevo conto. Per me avere in casa 12 confezioni di shampoo era normale. Vabbeh, direte voi, 12 non sono nemmeno poi tante. Certo, ma provate a sommarle a 10 di bagnoschiuma, 8 di crema, 15 di dentifricio, ecc.!!

Il problema era che non resistevo alla tentazione delle offerte. Vedevo il detersivo scontato e ne compravo 10 confezioni come se i supermercati di tutto il mondo non avrebbero fatto mai più promozioni simili. Assurdo, no?

Mi sobbarcavo fino a casa una spesa che pesava un quintale, non sapevo dove sistemare i flaconi acquistati e se la settimana successiva trovavo in offerta un altro detersivo con una profumazione migliore, mi mangiavo le dita fino ai gomiti.

Idem per la cancelleria: penne e quaderni erano i miei preziosi tesori. E la cosa più assurda – col senno di poi – è che acquistavo penne bellissime che poi non usavo perché mi dispiaceva “sprecarle”. Quante penne meravigliose, mai usate, ho dovuto buttare perché si erano seccate!

Per fortuna, ora posso considerarmi “guarita” e non ci casco più. Mi sono resa conto che la mia casa non è un deposito, che è meglio che siano i negozi a fare da magazzino. Loro si tengano pure le loro cose che io mi tengo i miei soldi, che con i soldi posso comprare quello che mi serve quando mi serve.

Essermi tolta questo peso, mi ha dato un tale sollievo che nessuna penna o detersivo mi potrà mai regalare! ^_^

18 pensieri riguardo “Ciao, mi chiamo Linda e da 2 anni e 6 mesi non acquisto penne

  1. eh la cancelleria è sempre una tentazione molto forte, pensa che fino a poco tempo fa gestivo pure quella dell’ufficio (ma qui il budget è sempre talmente ristretto che non ci si può mica sfogare 😀 )….per fortuna anch’io ho imparato la lezione e compro solo al bisogno, altrimenti rischio di riempirmi la casa di cose che poi DIMENTICO……

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  2. Grazie Linda per questo post, in cui mi sono rispecchiata completamente.Ti seguo già da molti anni a partire dal precedente blog e sono contenta ora di averti ritrovata in questa nuova veste.

    Anche io ho vissuto questa pesante situazione, e ancora sto smaltendo i residui degli acquisti esagerati fatti nel tempo. Unico lato positivo è stata la possibilità di provare una buona linea di prodotti non aggressivi per la mia pelle e per l’ambiente (che probabilmente, senza offerte, non avrei mai provato) e a fare una scrematura di altri marchi che ora non compro più. Non occorre lo stesso prodotto in mille versioni… 🙂

    Anche la cancelleria è il mio punto debole, alimentato dall’alibi che, oltre al lavoro a tempo pieno, sono impegnata con l’università. Ho capito che quegli acquisti sono spesso solo una gratificazione, e non una necessità. E come te, Linda, ho spesso dovuto buttare penne e pennarelli senza averli utilizzati perché ormai il loro inchiostro si era seccato.

    Cosa mi ha fatto smettere? Innanzitutto lo spazio, che non ho (non possiedo neanche un ripostiglio in casa, né una cantina né una soffitta o un soppalco). E’ bastato dirmi “ma quanta roba ho!!” che ho deciso, un giorno, di raccogliere tutte le scorte in un unico punto e rendermi conto della mole di prodotti che avevo accumulato e di cui non mi rendevo conto. E da quel giorno non ho comprato più, ed ora come vedo un’offerta allettante mi fermo e penso che in fondo un flacone in casa ce l’ho già e che non me ne serve un altro…

    Idem per i campioncini di creme e prodotti per il corpo, che ormai non accetto più dai negozi che li offrono.

    Sono ben lontana da essere sul sentiero del minimalismo, anzi combatto ancora con un decluttering che non decolla, ma a piccoli passi cerco di fare del mio meglio, cominciando anche da queste piccole cose.

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    1. Io mi sono resa conto di quanta cancelleria avessi in casa nel momento in cui ho deciso di metterla tutta insieme….è stato uno shock!!
      Prima ne avevo un po’ qua e un po’ là e non mi rendevo nemmeno conto…. 😞😞

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  3. Ciao a tutti, mi chiamo Elisa e da tre mesi uso soltanto i campioncini di creme per il viso che avevo accumulato, e ancora ne ho. Purtroppo, però nel frattempo la crema che usavo è stata offerta scontata in parafarmacia, e ne ho comprata un vasetto per quando avrò finito i campioncini 😦

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  4. Io sono attratta dalla cancelleria ma raramente compro qualcosa…perché alla fine so che non ne uso poi così tanta. Vado pazza per la carta da regalo, quella sì, carta di riso e quant’altro…
    Il mio grande problema sono i cosmetici, ma devo dire che sto migliorando!

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  5. Il mio decluttering nacque da questo mi essere compulsiva nell’acquistare ,come te ,cose per la casa ma anche trucchi e vestiti e bigiotteria .sono due anni che di questo non compro nulla,raramente qualcosa di nuovo di questo genere entra in casa ora .sto consumando davvero da due anni circa le cose che avevo in casa .beh vero ,manco spesso da casa ,ma comunque è tanto tempo che smaltisco le mie folli scorte .mi sono ritrovata nel decluttering a dar via cose mai indossate ,ma ormai passate di moda o semplicemente sono io che crescendo ho cambiato i gusti ,mi sono ritrovata a consumare pasta (sono agli ultimissimi kg) perché in alcune offerte ne avevo presa talmente tanta da riempire tutta la dispensa ,insomma ero un caso da studiare .ora sono davvero un paio di anni che sono cambiata ,ho trovato il piacere si uscire anche solo per una cosa (prima avendo tutto in casa non uscivo per questo ma andavo per la mega maxi spesona) ,trovo più risparmio,i miei mobili respirano , e vivo meglio .certamente ci sono cose che in casa non mi devono mai mancare ,ma l’eccesso mai più

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  6. Ciao cara Linda, sai quanto apprezzo tutto ciò che scrivi, ma questa volta mi permetto una piccola nota😉 condivido tutto , ma passare per l’amore per la cancelleria al non uso di quaderni e penne (ho capito bene?), mi sembra una….compulsione al contrario. Il gesto della scrittura é creativo ed educativo e da un po’ si é capito il disvalore della sola scrittura digitale. Per cui, a mio avviso, “in medio stat virtuale” come dicevano i latini.

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    1. Ciao Aura Serena! No, forse non mi sono spiegata bene: era quando acquistavo in maniera compulsivo penne e quaderni che poi non li usavo perché mi dispiaceva sprecarli ^_^
      Ora ho fatto un bel ripulisti: le penne che si sono seccate le ho dovute buttare, tutto il resto lo sto utilizzando insieme ai miei bambini. Quando avrò esaurito la mia maxi scorta tornerò ad acquistare carta e colori, ma solo nella misura in cui mi serve davvero 😉

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