La mia scrivania

Ta-dàààà, e finalmente ho una scrivania!

Ho trascorso gli ultimi mesi girando da una filiale all’altra, in sostituzione di colleghi assenti, ma da adesso ho nuovamente un posto.

Questo periodo in giro mi ha insegnato principalmente 2 cose:

  1. anche quando le procedure dovrebbero essere uguali per tutti, esistono diversi modi di lavorare. Per me è stata quindi una fortuna poter osservare gli altri colleghi al lavoro per “rubare” tutto ciò che funzionava al meglio dal punto di vista operativo;
  2. cambiare filiale quasi ogni giorno implicava ogni volta un piccolo trasloco. All’inizio mi spostavo da un posto all’altro con una borsa di appunti, poi con il tempo ho imparato a ridurre l’essenziale in una piccola agendina.

Premesso quindi che sono stata contenta di questa fase in cui ero addetta alle sostituzioni, ora sono super-contenta di avere una scrivania tutta per me.

Lavorare in mezzo alle cose degli altri non è semplice, soprattutto per me che amo molto lo stile minimalista.

La prima cosa che ho fatto quindi, quando me ne sono impossessata, è stato ridurre all’osso tutto ciò che c’è sopra e riorganizzarla (in realtà non c’è voluto molto, perché Paola, la collega che la occupava prima di me, me l’ha lasciata in ottime condizioni).

Adesso – anche se comunque non sarò sempre seduta lì, perché ancora ogni tanto dovrò sostituire i colleghi all’interno della stessa filiale – sento di avere una base di appoggio, un angolino tutto per me.

Con solo l’essenziale a portata di mano, la mente rimane più concentrata sul proprio lavoro e tutto scorre più facilmente 😊 

 

 

 

6 pensieri riguardo “La mia scrivania

  1. Buongiorno Linda, sarebbe interessante se ci fornissi qualche idea di buone abitudini in ufficio. Gestire su una scrivania un continuo flusso di fogli volanti, telefonate, email da leggere e scrivere…è davvero difficile.

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