Paghetta settimanale, sì o no?

paghetta lavori casa

 

Da qualche settimana abbiamo deciso di dare una paghetta ai nostri bimbi.

Ogni volta la cifra cambia, perché sono loro a doversela guadagnare.

Insieme, abbiamo assegnato a ogni lavoretto di casa un controvalore (nulla di eclatante, eh) e ora sono liberi di decidere quanti e quali fare ogni giorno.

Poi, lascerò loro la possibilità di scegliere come spendere questi soldini.

Mi piacerebbe che ciò insegnasse loro a apprezzare il valore del denaro e la gioia di una conquista ottenuta con il sudore della propria fronte.

Allo stesso tempo, vorrei però che imparassero a aiutare in casa non solo perché “pagati”.

Per questo, dopo ogni loro lavoretto faccio sempre notare quanto sia bello e importante quanto hanno fatto: in una camera ordinata ritrovano le loro cose, in un soggiorno con il pavimento sgombero possono giocare più liberamente, se mi aiutano a sparecchiare io finisco prima e ho più tempo per stare con loro, ecc.

Credevo che dopo pochi giorni avrebbero perso l’entusiasmo; invece, sembrano non voler cedere, soprattutto mio figlio maggiore, che fa ordine pensando con occhi sognanti alla nuova confezione di Lego che desidera con tutto il cuore.

 

6 pensieri riguardo “Paghetta settimanale, sì o no?

  1. Io sono pro paghetta (anche se non ho figli). I miei genitori avevano fatto la stessa cosa con me e i miei fratelli, ad ogni lavoretto corrispondeva un compenso variabile tra 200 e 1000 lire.
    E una volta cresciuti ognuno aveva una piccola somma mensile che doveva gestire autonomamente, cinema con gli amici, gelati, “capricci”. Così abbiamo imparato il valore del denaro e cosa volesse dire “guadagnarsi da vivere”.

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  2. Condivido con un sorriso, perche’ ricordo anch’io la gioia di ricevere la paghetta settimanale “sudata”. Ancora non ho bimbi, ma sara’ uno degli insegnamenti che sia mio marito che io condividiamo e vorremmo inculcare 🙂

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