Shopping: la via più breve per il cambiamento?

Credo che lo shopping sia sopravvalutato.

Ho capito che certi acquisti non necessari sono dettati dalla speranza (magari inconscia) di un cambiamento.

Non è capitato anche a voi? Compriamo un paio di scarpe da ginnastica nuove e già ci immaginiamo mentre corriamo o facciamo palestra, perfettamente in forma, senza fatica, senza sudore che cola dalla fronte, con trucco e capelli da stella del cinema.

Oppure acquistiamo quel set da 36 piatti e ci vediamo già a preparare e servire una cena a 8 portate per 12 persone, degna di un ristorante pluri-stellato e dove la serata fila senza intoppi.

Quando arriviamo al casa con i nostri tesori abbiamo il nostro momento di gloria, la quasi certezza che da domani la nostra vita cambierà in meglio, ma è solo un’illusione che dura poche ore.

Dal giorno seguente, le scarpe da ginnastica saranno solo un paio di scarpe in più a cui trovare un posto e il set da 36 piatti prenderà polvere e porterà via spazio in qualche angolo della cantina.

Cambiare qualcosa che non ci piace di noi è faticoso, ma se davvero vogliamo che avvengano dobbiamo scegliere la via più tortuosa: alziamoci presto e andiamo a correre (le scarpe che già abbiamo andranno benissimo per il periodo iniziale). Invitiamo gli amici per cena, adattando quello che abbiamo in casa.

C’è sempre tempo per comprare.

Ora, prima di ogni acquisto me lo chiedo sempre: cosa sto comprando? Mi serve davvero? O sto solo cercando una scorciatoia per qualcosa che voglio cambiare nella mia vita?

7 pensieri riguardo “Shopping: la via più breve per il cambiamento?

  1. gli acquisti che faccio veramente volentieri sono ….per i miei nipotini! Allora sono colta da shopping compulsivo – io che odio andare per negozi!!!- e devo mettermi un freno!
    per il resto……credo di essere davvero anomala, forse sono soltanto….” vecchia”, ma pensa che la cosa che odio più comprare sono le scarpe!!!! Non trovo mai ciò che mi piace, passo dagli stivali alle infradito, fosse per me girerei scalza!
    Però c’è una cosa da dire:gli acquisti peggiori sono stati quelli fatti sull’onda del ” voler cambiare qualcosa”, come dici tu. E me ne sono resa conto una volta a casa, guardando il mio acquisto, accorgendomi della sua inutilità, sedendomi sul divano, tirando un grande respiro e cercando di ragionare.
    un abbraccio
    Emanuela

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  2. hai descritto benissimo la sensazione! Sono una che di shopping compulsivo ne ha fatto talmente tanto da arrivare alla nausea. Sono mesi ormai che davvero compro solo l’indispensabile, quindi praticamente nulla a parte cibo e materiale di consumo per la casa. Per tutta la roba che ho credo di poter andare avanti così per anni

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