Il calendario dell’Avvento per arrivare leggeri al Natale

Ho sempre amato il Natale e l’atmosfera che lo circonda.

Quello che temo ogni volta però è l’ondata di nuovi oggetti che invade la mia casa in questo periodo, soprattutto da quando ci sono i bambini che ricevono in dono decisamente troppi giocattoli.

L’unica arma di salvezza rimane la prevenzione, ossia quantomeno arrivare al Natale con una casa ordinata e che non sia già piena di oggetti che non si utilizzano.

Per questo motivo, anche quest’anno ho preparato un calendario dell’Avvento un po’ particolare: ogni giorno è dedicato a un’area della casa o a una categoria di oggetti tra cui fare un po’ di ordine e di repulisti.

Vi va di farlo insieme a me?

Partiamo oggi dai detersivi: stiamo utilizzando tutti quelli che ci sono in casa? Oppure abbiamo vecchie confezioni che non useremo mai e che è quindi il caso di buttare?

Forza, bastano pochi minuti al giorno per arrivare al Natale più sereni! ^_^

Cliccate sull’immagine per scaricare e stampare il calendario:

calendario avvento Natale decluttering

 

Alleggerire le giornate

Ho notato che periodicamente il mio telefono rallenta.

Ciò succede quando è troppo pieno e io devo dedicargli un po’ di tempo per cancellare foto, video, applicazioni, ecc. in modo che poi funzioni nuovamente come prima.

Ecco, càpita anche a me: quando sono troppo “piena” mi sembra di andare a rilento.

Bisogna approfittare di giorni di Festa, di ponti e di ferie per rallentare i ritmi e per prendersi del tempo per sé.

Meglio staccare, cambiare aria, andare in montagna soli con la propria famiglia. Oppure si può semplicemente stare a casa, magari davanti a un camino acceso.

Le pause sono importanti per ripartire poi con molta più energia! 😊

 

Cambio di stagione 4: mantenere in ordine l’armadio

manterenere l'armadio in ordine

Dopo tutto il lavoro fatto per riordinare il nostro armadio, nessuno di noi vorrà tornare alla situazione iniziale, giusto?

Vedrete però che se lo avete alleggerito per bene sarà molto più facile mantenerlo ordinato. ^_^ Da questo momento infatti, avremo avviato un circolo virtuoso che ci permetterà di:

  • scegliere più facilmente cosa indossare;
  • fare più velocemente (o addirittura eliminare) il prossimo cambio di stagione;
  • conservare meglio i nostri capi (infatti non si sgualciranno più perché tutti ammassatti uno sull’altro).

Non solo! Ci verrà più spontaneo mantenere l’armadio a posto perché:

  • se abbiamo deciso di tenere soltanto i capi che amiamo, avremo più voglia di prendercene cura con premura durante tutto il ciclo del bucato;
  • dopo averli lavati, asciugati, stirati e/o piegati, sarà un attimo riporre i vestiti nell’armadio e non rimarranno più sul comodino per un mese perché ci terrorizza l’idea di affrontare il nostro armadio. E questo perché:
    • c’è più spazio e per mettere a posto una maglietta non dobbiamo spostare una torre di vestiti;
    • ogni cosa ha il proprio posto e potremo andare a colpo sicuro;
  • sarà più facile arieggiare e pulire l’armadio, per una ventata di freschezza ogni volta che lo apriamo.

L’unico momento in cui fare un po’ di attenzione è durante lo shopping nei negozi di vestiti:

  • seguiamo la regola “one in, one out” (uno dentro, uno fuori): per ogni nuovo capo che acquistiamo, un altro ne deve uscire;
  • cerchiamo di privilegiare la qualità alla quantità;
  • compriamo solo ciò che ci è davvero necessario o ciò che ci piace in maniera irresistibile, senza lasciarci guidare dall’impulso del momento dettato dalla moda del momento o da un’offerta conveniente.

 

 

Spaceclearing alimentare

spaceclearing alimentare cibo

 

Mi sono resa conto di applicare lo “space clearing” in ogni ambito di vita.

Ho cominciato con i miei oggetti, eliminando ciò che non mi serviva e ciò che non mi piaceva, ma ora lo applico anche alle attività quotidiane che mi fanno solo perdere tempo, alle abitudini dannose, agli appuntamenti a cui vengo invitata e non sono interessata.

In particolare, ho notato che – inconsciamente – ora lo faccio anche con il cibo.

Nel mangiare, ho quasi completamente eliminato tutto ciò che non mi fa stare bene: zuccheri, grassi, fritti, prodotti industriali, ecc.

Non sono un’estremista, se sono in compagna e c’è l’occasione mi mangio volentieri la fetta di torta o il contorno di patatine. Però sono diventate un’eccezione.

La prassi per me è questa:

  • evitare lo zucchero bianco (quindi anche i prodotti che lo contengono), preferendo lo zucchero di canna. Quello integrale, naturalmente, altrimenti cambia ben poco. È più difficile da trovare e costa di più, ma penso siano soldi investiti bene;
  • preferire i prodotti preparati con farina integrale a quelli preparati con farina bianca. Anche qui bisogna stare attenti e non fidarsi delle confezioni che dicono “fette biscottate integrali” o “pane multicereali”. Non sono la stessa cosa. Bisogna guardare la lista degli ingredienti: se al primo posto non troviamo “farina integrale di…” ci stanno solo prendendo in giro;
  • scegliere prodotti dalla lista ingredienti breve, che hanno subìto poche lavorazioni. Se ho bisogno di alimenti da preparare velocemente ho sempre qualcosa di congelato in freezer preparato da me (gnocchi, brodo, canederli,….);
  • mangiare tanta frutta, verdura e legumi.

Insomma, non è stato un volermi mettere a dieta per dimagrire, ma un voler bene a me stessa per stare sempre meglio giorno dopo giorno.

Non mi pongo limiti di quantità quando mangio e – come dicevo – non vivo gli “sgarri” con sensi di colpa.

Ed è per questo che questo mio stile alimentare sta durando ormai da più di un anno, senza viverlo come una punizione come quando si vuole perdere peso.

Quindi ragazze, non mettetevi a dieta per perdere peso: piuttosto, pensate di cambiare regime alimentare per stare bene con voi stesse. ^_^

 

Riordinare la propria vita: Kondo vs. Walsh

ordine pulizia organizzazione

 

Ho letto sia “Il magico potere del riordino” di Marie Kondo, che “It’s all too much!” di Peter Walsh.

Entrambi parlano di come alleggerire e riorganizzare la propria casa, ma mi hanno lasciato un dubbio.

La Kondo dice che una volta liberata la propria casa da tutto ciò che è brutto e inutile, scopriremo qual è la nostra vita ideale: magari siamo donne in carriera e improvvisamente capiamo che ci piacerebbe essere una casalinga, oppure rispolveriamo un vecchio hobby come il giardinaggio, ecc…

Peter Walsh sostiene però l’esatto contrario: per avere il giusto stimolo nel momento in cui decidiamo di risistemare la nostra casa, dobbiamo avere chiaro fin da subito quale è il nostro stile di vita ideale.

Allora, chi ha ragione? Kondo oppure Walsh?

Io non lo so. Forse entrambi.

Ripenso al mio caso personale. Quando ho cominciato a dare un senso alla mia vita non avevo un obiettivo ben chiaro in mente. Sapevo solo che ero esausta, che volevo delle giornate più serene e del tempo da dedicare ai miei figli e alle mie passioni senza sensi di colpa per una casa sotto-sopra.

A mano a mano che rimettevo in ordine le mie cose, capivo sempre meglio quello che avrei voluto fare “da grande”, qual è il mio stile di vita ideale e quali sono i valori importanti per me.

Quindi – come spesso accade – per me la verità sta un po’ qua e un po’ là.

Voi cosa ne pensate? A chi date ragione?