“Dai, veloci, sbrigatevi!!”: ma quante volte l’avrò detto ai miei bambini??
Siamo in ritardo per andare a scuola, di corsa per andare dal medico, di fretta perché c’è la cena da preparare.
Fortunatamente ci sono anche le giornate in cui possiamo fare le cose più tranquillamente: mi sono resa conto però che io non ne sono più capace. Corro per abitudine, perché ho sempre per la testa le mille cose che potrei fare e di conseguenza metto fretta anche ai miei bimbi.
In questo modo, non do loro la possibilità di imparare a fare le cose, perché per fare più velocemente faccio io al loro posto.
Ma non solo: li privo dell’opportunità di godere dei bei momenti, dato che li porto sempre con il pensiero a ciò che c’è da fare dopo…“Fate veloci a fare questo, perché poi dobbiamo fare quell’altro”…
Piuttosto, sono io che dovrei imparare da loro ad apprezzare il presente, dimenticare le ansie per le cose da fare dopo, allontanare i pensieri per quanto accaduto prima. E allora – almeno nei giorni in cui ci è possibile – durante il ritorno da scuola, fermiamoci per un quarto d’ora ad osservare affascinati la vita laboriosa di una formica, facciamo a gara a chi trova il fiore dallo stelo più lungo e scegliamo la via più lunga solo per esplorare nuovi sentieri.
Sono adulta, ho le mie responsabilità e naturalmente non potrei vivere tutte le mie giornate così. Tuttavia, ho capito che le ore lente e senza pensieri trascorse con i miei bimbi possono diventare le nostre oasi di pace nella vita frenetica di tutti i giorni. ^_^