Il 2° anno del mio diario dei 5 anni

L’1 gennaio 2018 ho cominciato il mio diario dei 5 anni.

Sono sempre riuscita a rimanere costante durante il 2018 e scrivere qualcosa tutti i giorni.

Ora, nel 2019, ogni giorno rileggo quello che ho scritto esattamente un anno prima.

Ripensando al 2018, mi sembra di non aver combinato nulla e di non aver mosso alcun passo verso i miei obiettivi.

Invece, rileggendo, mi rendo conto di avere fatti progressi anche se in piccoli passi quasi impercettibili.

Alcuni traguardi che ora do per scontati, un anno fa non lo erano affatto.

Sono anch’io vittima del cosiddetto “adattamento edonistico”: appena ottengo una cosa (materiale o immateriale) nuova le do un sacco di valore e sono felice. Poi mi ci abituo, la novità diventa quotidianità e desidero altro, poi altro ancora.

“La nostra mente ha una certa tendenza a focalizzare l’attenzione su quello che manca, sulle fonti di insoddisfazione, mentre ci soffermiamo poco a riflettere sulle cose che ci danno gioia.”

Marina Innorta – La rana bollita

 

Come vi ho accennato nel post scorso, vorrei iniziare a tenere un bullet journal: sicuramente ci metterò un diario della gratitudine per tenere bene a mente le cose belle che ogni giornata mi regala ❤️‍❤️‍

 

il domani non è promesso a nessuno

 

 

7 pensieri riguardo “Il 2° anno del mio diario dei 5 anni

  1. Anche io ho riletto gli appunti di viaggio del 2018 dal piccolo diario nel cassetto del mio comodino, ci ho trovato cose che non ricordavo, positive e negative.

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  2. Anch’io come te inizio una cosa, piena di idee poi con il passare dei mesi tutto si ammortizza , e cosi cerco altro, in questo modo mi sento sempre insoddisfatta.
    Avrò in casa 10 diari iniziati , poi li riprendo e poi ne inizio un’altro , tutto questo mi fa sentire davvero male, il guaio è che lo faccio con tutto, con la ginnastica, il cucito, un progetto, la dieta, insomma sono un disastro.
    Ciao ☺

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