Anche i libri si possono eliminare

Facendo ordine nella mia libreria – e volendo alleggerirla – mi sono resa conto che esistono 4 tipi di libri:

  • i libri-tesoro: sono i libri che vorremmo leggere e rileggere. Li abbiamo sottolineati ed evidenziati fino a consumarli, oppure li abbiamo mantenuti immacolati per il troppo rispetto. Questi sono i soli libri che vanno rimessi sui ripiani della libreria;
  • i libri-belli, ossia quelli che ci ha fatto piacere leggere, ma che probabilmente non riprenderemo mai più in mano. Questi sono i libri che vanno donati a un’amica che sappiamo avere gusti simili ai nostri, in modo che possa trarne lo stesso piacere che abbiamo avuto noi;
  • i libri-mah: non ci hanno entusiasmate, anzi, magari non siamo nemmeno riuscite a finire di leggerli. Tuttavia, poterebbero essere la gioia di qualcun altro e quindi perché tenerli a prendere polvere nella nostra libreria? Si possono donare a una biblioteca, oppure in un reparto ospedaliero dove curano malattie con lunghe degenze, o si possono lasciare in una postazione di cross-booking;
  • i libri-del-marito: ci sono poi libri in casa nostra di cui io non capisco nemmeno il senso. Nessuno li guarda mai, nessuno li usa mai. Eppure mio marito li vuole tenere “perché non si sa mai”. Io sono convinta che stiano soltanto occupando posto inutilmente e che ogni volta che decidiamo di spostare mobili (a casa nostra succede spesso) ci facciano fare solo fatica in più. Tuttavia acconsento a tenerli per rispetto nei suoi confronti, anche se mi mettono l’ansia solo a vederli, nella speranza che prima o poi si renda conto della zavorra che ci stiamo portando dietro.

Insomma, eliminare qualche libro da casa non è un’eresia: voi guadagnerete spazio e qualcun altro potrà beneficiare di una nuova lettura. ^_^

8 pensieri riguardo “Anche i libri si possono eliminare

  1. C’è un altro metodo: una mia collega in ufficio, dovendo traslocare e nel contempo alleggerire gli scaffali, ha fatto un elenco con autori e titoli dei libri da cedere al prezzo simbolico di un euro, e lo ha inviato a tutti gli indirizzi e-mail dei colleghi. In poco tempo li ha dati via praticamente tutti, e non solo: ha fatto nuove amicizie, anche io che la conoscevo da anni, ma superficialmente, ho conosciuto una persona molto diversa da quello che credevo!

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  2. Dalle mie parti li prende anche la Coop: ha allestito una postazione vicino all’uscita, dopo le casse, con libri che si possono prendere a prestito e riportare.

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    1. Che bella iniziativa!! Da noi non ancora…spero arrivi presto!
      E mi piacerebbe trovare anche una soluzione simile per tutti gli altri oggetti di casa, non solo libri.
      Voglio dire: ci sono tante cose in casa che non usiamo ma che teniamo perché non sappiamo a chi dare. Sarebbe bello avere dei punti di scambio dove chi ha in più regala e chi cerca può prendere!!!

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      1. grande! anche questa è un’ottima idea! sai quanti piatti, posate, tazze, tazzine, tovaglie e tanto altro potrebbero trovare un nuovo utilizzo…insomma sarebbe comodissimo!

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          1. Perché non organizzare un appuntamento mensile? Una garage-sale come fanno gli americani?
            Per i libri, io sono assolutamente per il book-crossing e per la consegna ad asili e biblioteche pubbliche: liberare l’amore per la lettura è la cosa migliore da fare!

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            1. Qui in Italia è tutto più difficile. Per i garage-sale so che ci vogliono permessi e burocrazia varia da adempiere ‘-.-
              Poi comunque hai ragione: basterebbe prendere l’iniziativa e darsi da fare, invece è più comodo aspettare che le soluzioni arrivino dagli altri e intanto lamentarsi… 😦

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