Una delle cose che mi piace del Bullet Journal è che non richiede tanti strumenti. Alla fine, quello che serve è soltanto un taccuino e una penna.
Per quanto riguarda il taccuino ho cercato qualcosa che avessi già in casa. Ho preso quindi un taccuino Moleskine dalla copertina rigida e le pagine puntinate. Il formato è un A6: forse sarà un po’ troppo piccolo, ma come dicevo non volevo fare altri acquisti.
Per quanto riguarda la penna invece sono andata un po’ in crisi.
Io amo follemente la penna stilografica con l’inchiostro nero, ma ha lo svantaggio di non essere cancellabile. Mi piace tantissimo anche la matita Perpetua, soprattutto – ho scoperto – per disegnare.
Ho anche una penna Mitama, di quelle cancellabili. Funziona bene come le più famose Frixion, ma costa meno, ha un design più elegante e è più morbida al tatto.
Per intanto penso che userò un po’ tutte e tre – a seconda del bisogno e dell’occasione – e poi con il tempo vedrò.
Infine, al momento sto usando altri 2 accessori optional:
- un righello per tirare le righe dritte (anche se mi affascina l’imperfezione delle righe tirate a mano)
- una matita gialla per dare un po’ di vivacità al mio BuJo che sarà molto minimal (avendo letto il libro “Il metodo Bullet Journal” associo questo strumento alla coppia di colori nero-giallo, ma non è detto che con il tempo io possa cambiare idea).
Per il momento non ho davvero bisogno di altro. Giovedì – con il prossimo post – inizierò con il primo vero passo per impostare il mio Bullet Journal!