Sfruttare l’effetto IKEA

Conoscete l’“effetto IKEA”?

Uno studio – intitolato “Effetto IKEA: quando il lavoro genera amore” – ha dimostrato che si rimane più legati alle cose quando sono state costruite con le proprie mani. Come quando si assembla un mobile IKEA.

Sentiamo di averci messo “del nostro” e ne siamo orgogliosi ❤️‍

Avete presente quei preparati per torte che si comprano al supermercato? Sono nati negli Stati Uniti negli anni ’40. Inizialmente bastava aggiungere solo acqua, perché tutto il resto era già presente in forma disidratata. Eppure nessuno li comprava, nonostante il sapore finale fosse buono.

Sembrava che le donne americane si vergognassero quasi a offrire qualcosa che voleva sembrare fatto in casa ma non lo era.

Per risolvere il problema, la ditta produttrice tolse le uova e il latte in polvere e rimise il prodotto sul mercato. Ora, le massaie dovevano aggiungere uova fresche, olio e latte, percependo una maggiore partecipazione nella preparazione del prodotto. Fu un successone e questi preparati infatti si trovano ancora sugli scaffali dei nostri supermercati.

Perché vi parlo dell’effetto IKEA? Perché possiamo usarlo a nostro vantaggio!

Quando facciamo ordine in casa, quando la sistemiamo e la riorganizziamo, mettiamoci sempre qualcosa di nostro: un contenitore fatto a mano, una piantina scelta e curata da noi, o anche solo una semplice etichetta.

Avremo più voglia di prendercene cura e di continuare a proteggere il nostro angolino di casa appena riordinato. 😊

 

Ikea

 

Ps: qui trovate lo studio originale in lingua inglese pubblicato sull’Harvard Business Review.

 

 

 

 

Ansia da disordine (e come vincerla)

Dover affrontare il disordine in casa propria mette ansia.

Vediamo i cumuli di confusione accatastati davanti a noi e proviamo rabbia, sconforto e disgusto.

Queste sensazioni negative sono dovute a:

  • la paura di dover affrontare un lavoro più impegnativo di quanto siamo in grado di gestire;
  • la consapevolezza di non aver rispettato un impegno preso con noi stessi.

Come fare allora?

  1. abbassiamo i nostri standard e non cerchiamo la perfezione: la montagna davanti a noi ci sembrerà meno alta;
  2. facciamo subito ciò che è risolvibile in pochi minuti: ciò ci darà grande soddisfazione e la voglia di andare avanti;
  3. pianifichiamo e programmiamo tutto il resto, in modo da procedere con il lavoro di riordino poco alla volta. 😊😊