Mio figlio sta frequentando la prima elementare.
Per ora le cose stanno andando bene: si impegna e si trova bene.
Anche con i compiti a casa non abbiamo ancora avuto particolari difficoltà…a parte quando si tratta di studiare poesie a memoria!!
Proprio non gli piace, lo trova noioso e poco gratificante.
Ho riflettuto un po’ su questo fatto e sono giunta alla conclusione che si tratta però di un esercizio davvero utile.
Non tanto (o comunque non solo) perché allenano la memoria, ma perché è un modo per imparare che nelle vita
- anche le cose noiose e ripetitive vanno fatte. Non è possibile fare solo ciò che ci piace e ciò che ci è comodo;
- se hai un compito ingrato da svolgere, meglio farlo subito e poi non pensarci più;
- se ciò che hai da fare proprio non ti piace, puoi trovare il modo di renderlo divertente (ad esempio, inventando una melodia per cantare la poesia, o facendo dei disegnini accanto per ricordarla meglio, oppure mimandola);
- se si lavora in maniera attenta e concentrata – senza distrazioni – si termina più velocemente;
- le pause sono concesse, anzi consigliate: quando si sente di essere vicini al limite si mette tutto da parte, ci si distrae un po’ e poi si ricomincia;
- l’impegno e la fatica poi ripagano sempre.
Sto cercando di trasmettere questi messaggi al mio bimbo attraverso lo studio a memoria delle poesie e quello che vedo sul volto di mio figlio il giorno successivo è la felicità e l’orgoglio di aver saputo recitare la poesia alla maestra senza dover guardare il quaderno. ^_^