Ho scoperto l'”effetto dotazione” leggendo il libro “Pensieri lenti e veloci” di Daniel Kahneman.
Per spiegare questo effetto, l’autore fa l’esempio di un professore universitario, collezionista di bottiglie di vino.
Questo professore:
- compra bottiglie solo se costano meno di 35 $
- vende le sue bottiglie ad almeno 100 $ l’una.
Perché questa differenza di prezzo? Il professore non fa compra-vendita al fine di avere un ricavo economico!
Ecco cosa succede:
- quando deve comprare la bottiglia decide quanto valore dà al piacere di procurarsela;
- quando deve vendere decide quanto valore dà al suo dolore per dovervi rinunciare.
Ma noi esseri umani siamo così: se mettiamo su 2 piatti di una bilancia un piacere e il rispettivo dolore, il dolore ci pesa molto di più.
La conseguenza è che per noi un bene ha molto più valore una volta che è tra le nostre mani e fatichiamo a liberarcene.
Facciamo quindi molta attenzione prima di fare nuovi acquisti, perché rischiamo di essere vittime di questo effetto, senza più riuscire a liberarci delle cose inutili in casa nostra.