Sto leggendo un libro, un po’ impegnativo, ma ricco di spunti di riflessione: “Pensieri lenti e veloci” di Daniel Kahneman.
Lui è uno psicologo che ha approfondito in particolare un argomento: come funziona la nostra mente quando operiamo una scelta.
Nel suo libro racconta l’esperimento fatto da un altro psicologo, che aveva messo in vendita (all’asta) 2 serie di figurine:
- la prima serie era composta da 10 figurine di grande valore
- la seconda serie era composta da 10 figurine di grande valore + 3 figurine di valore medio.
Vedendo le 2 opzioni una vicina all’altra, e potendo dunque fare una scelta razionale, a noi sembra ovvio che la seconda serie – anche se di poco – vale di più, giusto?
Invece, gli acquirenti dell’esperimento potevano vedere solo una serie o l’altra, senza poter fare un paragone.
Il risultato fu che i partecipanti alla ricerca erano disposti a pagare molto di più per la prima serie di figurine!!!
È un risultato paradossale.
Perché succede? Secondo gli psicologi è perché – davanti a un insieme che contiene più cose – la nostra mente fa la media e non la somma!! Quindi, le 3 figurine della seconda serie – avendo un valore mediocre – abbassano il valore dell’intera serie, nonostante siano in più.
Anche la psicologia conferma che il meno è più, quando quel “meno” è di qualità!
Vale anche per la nostra quotidianità: un armadio con 10 abiti che ci piacciono ci fa stare meglio di un armadio con gli stessi 10 abiti più tanti altri che per noi hanno poco valore.
E ora che abbiamo le prove scientifiche, non abbiamo più scuse 😉 .