Altre 5 cose che ho imparato viaggiando in furgone

A maggio vi ho raccontato 5 cose che ho imparato viaggiando in furgone.

Continuando a viaggiare, ne ho scoperte altre 5, con mio grande stupore e piacere. E anche queste mi sono utili nella vita di tutti i giorni.

Per viaggiare e vivere in van devi infatti:

  1. fidarti anche degli altri: arrivando in posti sconosciuti, ci dobbiamo per forza fidare delle indicazioni e delle consigli della gente del posto. E se ci portano fuori strada, pazienza, vediamo qualcos’altro che non ci saremmo aspettati;
  2. rimettere sempre ogni cosa subito a posto: se a casa si può fare finta di non vedere il disordine, qui è assolutamente vietato, perché lo spazio è ridottissimo e se ci sono cose in giro non ci si muove più;
  3. non innervosirti: anche in viaggio, capitano i momenti in cui i bambini non hanno voglia di ubbidire. Qui, più che mai, è importante saperli gestire senza perdere la calma. Bisogna convivere per giorni in pochissimi metri quadri ed è quindi meglio mantenere tutti i rapporti sereni;
  4. non sprecare: elettricità, acqua e spazio sono 3 risorse scarsissime sul van e non si possono dare per scontato come a casa. Noi adulti siamo già attenti a questi aspetti, ma per i bambini è una lezione importante;
  5. saper gestire la noia: non c’è la televisione, non c’è il computer, i telefoni vanno usati con parsimonia perché non sempre si possono ricaricare, i bambini hanno con sé pochi giochi. Anche se in viaggio c’è tanto da fare e da vedere, ci sono comunque i momenti morti, ad esempio mentre il papà prepara la cena. Ecco che allora ognuno trova da fare con quello che si trova 😊

 

Fine settimana senza mestieri di casa

Durante i fine settimana siamo spesso in giro con il nostro van.

Naturalmente, non mi piace partire sapendo di avere la casa in cattive condizioni.  Non sarei serena.

Avendo una casa piuttosto grande, non avendo un aiuto esterno per le pulizie di casa ed avendo un lavoro a tempo pieno e 2 bambini che chiedono la mia attenzione, non mi resta che fare i mestieri la sera durante la settimana.

Non è facile, perché arrivo davvero stanchissima. Ma la prospettiva di avere il fine settimana libero mi è di grande stimolo.

Mi aiuta anche il fatto di avere una tabella di marcia fissa da seguire:

  • il lunedì stiro e cambio le lenzuola
  • il martedì faccio la polvere e i vetri
  • il mercoledì mi dedico ad aspirapolvere e pavimenti
  • il giovedì ordine e decluttering
  • il venerdì pulisco a fondo i bagni.

Naturalmente ci sono anche quelle cose che vanno fatte tutti i giorni: rifare i letti, sistemare la cucina, fare lavatrici, stendere,…

Per fare la spesa approfitto in pausa pranzo del supermercato vicino a dove lavoro e lascio infine tutti i mestieri di fino per i fine settimana in cui decidiamo di restare a casa 😉

 

 

 

5 cose che ho imparato vivendo in furgone

C’è chi li chiama furgoni camperizzati, chi furgonati, chi van…insomma, sto parlando di quei furgoni allestiti in maniera da poterci cucinare e dormire.

Da pochi mesi ne abbiamo uno e lo stiamo usando per staccare la spina durante i fine settimana (almeno quando possiamo).

Queste esperienze in van mi stanno dando più di quanto mi aspettassi. Non solo mi permettono di viaggiare in libertà, ma mi insegnano anche:

  1. a scegliere l’indispensabile prima di partire: lo spazio a bordo è davvero limitato e bisogna dare priorità all’indispensabile. Anche i bambini hanno “diritto” ad una sola borsina di giochi da portare con sé: la scelta per loro è difficile, perché porterebbero tutto, ma un po’ alla volta stanno imparando;
  2. ad adattarmi a ogni situazione: per essere più liberi, partiamo sempre senza prenotare, ma ciò significa poi adattarsi a quello che si trova. Ma finché non andiamo incontro a situazioni che possano mettere a rischio la nostra incolumità, si può trovare il lato divertente e avventuroso di tutto;
  3. ad apprezzare ciò che do per scontato: ma volete mettere, dopo tot giorni per strada, tornare a casa e poter usare il proprio bagno?
  4. a stare tutti insieme: durante la settimana lavorativo ognuno è preso dalle proprie cose, dalla scuola, dal lavoro, dalle attività extra. Una volta sul furgone, si sta insieme 24 ore al giorno in pochi metri quadrati, condividendo la stessa avventura;
  5. che l’importante non è la meta, bensì il viaggio. E la strada è meglio se la si percorre lentamente ❤️‍

 

So che qualcuno di voi già mi segue sul mio profilo Instagram.

All’arrivo del furgone nelle nostre vite, ne ho creato un altro, per condividere alcuni momenti dei nostri viaggi. Se volete venire a curiosare, mi trovate su NuoveAbitudini in Van.

 

nuove abitudini in van