Giochi con me, mamma?

Mi piacerebbe che i miei figli imparassero a mettere sempre a posto i loro giocattoli dopo averli usati. Purtroppo non sempre è così.

Ho trovato però uno stratagemma che funziona e quindi lo voglio condividere con voi.

Spesso i miei bambini mi chiedono “giochi con me, mamma?”. Ecco che allora io rispondo “quando vedo che hai messo tutti i giocattoli a posto allora gioco con te”.

Non deve suonare come un ricatto.

Spiego loro che per giocare serenamente con loro, a me piace che sia tutto bello in ordine, perché ad esempio c’è più spazio e ci si può muovere più liberamente e per ora funziona tutte le volte.

In realtà, questo trucchetto mi dà un secondo vantaggio, ossia quello di poter terminare quello che stavo facendo durante quei 5-10 minuti che loro impiegano per riordinare 😉.

 

Anche i giocattoli vanno in prigione

Nella guerra contro il disordine dei figli, gli stratagemmi non sono mai abbastanza.

Per me è molto importante che imparino a tenere le proprie cose a posto e sono quindi disposta a assumere il ruolo di “sceriffo” di casa.

Nei prossimi giorni farà la sua comparsa in casa nostra una grande scatola.

Sulla scatola ci sarà la scritta “prigione”.

Ogni sera farò il giro della casa e metterò in prigione quei poveri giocattoli rimasti fuori posto.

I bambini potranno riaverli pagando un piccolo riscatto, ad esempio facendo un lavoretto di casa.

Mi piacerebbe che il tutto avvenisse in maniera rilassata e divertente, senza essere troppo severa.

Che ve ne pare? Potrebbe funzionare? O è troppo drastica come soluzione? ^_^

 

Organizzare i giocattoli dei bambini

Spesso quella contro il disordine dei figli è una lotta estenuante.

Per uscirne vivi ci sono alcuni fattori da tenere presente:

  • per prima cosa, noi genitori dobbiamo sempre dare il buon esempio: inutile pretendere che i nostri figli siano ordinati quando noi non lo siamo;
  • avere costanza: riordinare un delirio di giocattoli una volta al mese non ha alcun senso. Meglio abituarli a mettere a posto di giorno in giorno;
  • renderlo divertente e far loro notare quali siano i vantaggi di avere i loro giocattoli a posto (non si rovinano, si sa sempre dove trovarli, ecc.);
  • ricordare loro di mettere a posto un gioco prima di tirarne fuori un altro;
  • studiare soluzioni organizzative semplici e adeguate.

Per quanto riguarda questo ultimo punto, a casa nostra abbiamo optato per un mobile a cassetti. In questo modo:

  • riordinare è veloce perché basta buttare i giochi nei cassetti a cui accedono facilmente;
  • riordinare è facile, perché ogni cassetto ha la sua etichetta: sono un po’ scritte e un po’ disegnate da loro…l’importante è che noi ci capiamo;
  • le regole sono chiare per tutti: alcuni cassetti sono per i giochi di mia figlia, alcuni giochi sono per i giochi di mio figlio, altri per i giochi in comune;
  • c’è molto rispetto: i giochi vanno sempre prestati, ma ognuno di loro a un cassetto dei “tesori”, dove può mettere giochi troppo preziosi per essere condivisi (sono i bambini stessi a decidere di volta in volta che giocattoli mettere lì dentro);
  • è facile anche giocare, perché i cassetti possono essere tirati completamente fuori per essere portati in un’altra stanza della casa.

organizzazione giocattoli bambini

In questo modo, i bambini hanno uno spazio comodo da riordinare, ma anche piacevole per rilassarsi ^_^

giochi libri bambini

 

I bambini e l’ordine

bambini ordine

 

Sabato mattina dovevo stirare. Il marito doveva fare dei lavori al piano di sotto e quindi ero sola con i bambini.

Siccome continuavano a cercare la mia attenzione e non riuscivo a procedere, ho avuto un’idea brillante. Ho proposto loro “perché non fate una super-mega-costruzione con il Lego? Vediamo quanto grande viene se utilizzate proprio tutti i pezzi…”

Erano entusiasti! Si sono messi sul pavimento davanti a me e hanno costruito un castello con guardie e torri. Sono rimasti impegnati tutta la mattina.

Il pomeriggio l’abbiamo trascorso in montagna, ma la sera – una volta tornati a casa – bisognava rimettere a posto tutti quei mattoncini rimasti per terra.

Avrei potuto arrabbiarmi, obbligarli con la minaccia di qualche punizione, ma ho visto le loro facce stanche e ho pensato alle ultime ore appena trascorse insieme, in cui ci eravamo divertiti.

Potevo io rovinare questa bella giornata?

Ma soprattutto…è questo il modo giusto per insegnare ai miei figli a essere ordinati e a non rimandare i proprio doveri?

Non voglio che i miei bambini associno il momento del riordino a una specie di tortura da subire.

E così – anche se ero stanca anch’io – mi sono messa a fare ordine insieme a loro, dando per prima il buon esempio. In questo modo siamo stati velocissimi e – cosa più importante – abbiamo vissuto anche questo momento con serenità. ^_^