Le case di una volta

A casa dei miei genitori c’è una vecchia “enciclopedia della donna“.

Ho sfogliato più volte questi volumi risalenti agli anni ’70 e ho trovato consigli di tutti i tipi in tema di economia domestica (pulizie di casa, galateo, cucina, rammendi, ecc.)

All’interno di una quindicina di tomi, però, non ho trovato alcun accenno al tema del disordine.

A quanto pare, 40 anni fa il problema non esisteva.

Probabilmente, nella maggior parte delle case italiane si trovava solo lo stretto indispensabile e non oggetti di ogni marca e fattura come adesso.

Stoviglie, biancheria, abiti, utensili e poco altro.

Ma come abbiamo fatto a ridurci così? In un mondo dove gli oggetti – anziché le persone e i valori – riempiono le nostre case e le nostre vite? 😓

 

 

Tutto a posto!

Andando in biblioteca con i miei bambini ho trovato per caso questo libro:

tutto a posto“Tutto a posto! La grande guida per organizzare la vita una volta per tutte” di Lissanne Oliver.

 

Ora, io non credo che questo libro possa cambiare davvero la vita.

In realtà molto consigli contenuti sono già noti. Ma Lissanne ha il merito di averlo scritto molto prima del fenomeno-Konmari (ancora una volta a sottolineare che non ha inventato tutto la Kondo) e offre comunque spunti su cui è interessante fermarsi a riflettere.

Ad esempio, nel capitolo in cui parla delle cianfrusaglie, l’autrice usa questa frase:

“Accumulare significa non essere capaci di scegliere e scegliere è necessario per essere consapevoli di noi stessi.”

 

tutto a posto

Ed è vero. Quando accumuliamo oggetti inutili è perché non sappiamo scegliere

  • tra passato e presente (quando riempiamo la nostra casa di ricordi)
  • tra futuro e presente (quando riempiamo la nostra casa di “non si sa mai”)
  • tra ciò che è importante e ciò che non lo è
  • tra ciò che ci fa stare davvero bene e ciò che ci dà solo una momentanea illusione di felicità (pensiamo a un capo di abbigliamento acquistato perché in super-offerta e poi lasciato a prendere polvere nell’armadio)
  • tra ciò che aiuta a essere la persona che vorremmo diventare e ciò che invece ci fa solo perdere tempo.

 

Quindi, conclude Lisanne:

“La questione è che cosa tenere, non che cosa buttare”

 

 

 

Cosa succede se non…?

Non sono una maniaca della casa. Cioè, mi piace che sia pulita e in ordine, ma non sempre ho voglia di mettermi a fare mestieri.

A volte, nemmeno l’idea di pensare a quanto poi si è soddisfatti mi fa muovere.

Allora ho notato una cosa. Su di me, fa molto più effetto pensare a come si riduce la casa se non mi do da fare.

In altre parole: invece di pensare

  • se pulisco e riordino poi la mia casa è a posto

per me funziona meglio

  • se non pulisco e non riordino questa casa sembrerà una discarica.

😁😁

Le feste improvvisate

Una cosa che amo del fatto di avere la casa “a posto” (ossia non necessariamente perfetta ma quanto meno decentemente in ordine e pulita) è il fatto di potermi permettere ospiti senza preavviso.

Mi spiego meglio: quando c’è un compleanno o una festa, il momento di piacere dato dallo stare insieme è accompagnato dallo stress dei preparativi, dall’ansia dell'”avrò dimenticato qualcosa?”.

Nelle cene improvvisate all’ultimo invece, le aspettative e le pretese di tutti sono basse (perfino le mie, che sono sempre la più esigente nei miei confronti). Ci si accontenta di quello che c’è in casa, si condivide e tutti sono consapevoli del fatto che l’occasione è nata solo per avere modo di stare insieme e non per gustare pasti da gourmet di 10 portate.

Tiri fuori una tovaglia pulita (ce l’hai perché non sei indietro col bucato), scongeli del ragù (preso dal freezer rifornito e organizzato), prepari al volo una pasta e sono tutti felici.

Senza lo stress da preparativi e senza la paranoia da “oddio la casa non è presentabile”, le feste improvvisate rimangono le mie preferite in assoluto.

La regola dei 3/4

Ogni spazio della casa non vai mai riempito per più di 3/4, questo per 3 motivi:

  • possiamo trovare più facilmente ciò che cerchiamo dentro a armadi, cassetti e archivi se non sono colmi fino all’orlo;
  • le cose così riposte non si sgualciscono e si mantengono meglio nel tempo;
  • sarà più facile tenere in ordine tutta la casa: quante volte, infatti, avete lasciato gli abiti puliti su una sedia perché l’idea di doverli mettere in un armadio pieno fino a scoppiare vi faceva cadere le braccia? 😉😉