L'”Home Bullet Journal”: cos’è e per chi va bene

Settembre è il mese dei buoni propositi.

Come vi ho già anticipato, per me settembre è il mese in cui predisporrò insieme a voi il mio nuovo piano per le pulizie di casa. Il piano servirà a organizzare le pulizie di casa al meglio e a imparare a essere costanti.

Ho deciso di impostarlo seguendo le regole del Bullet Journal:

  • sarà un quaderno che costruiremo insieme settimana dopo settimana, a sostegno della nostra attività domestica;
  • richiederà soltanto l’uso di un quaderno e di una penna;
  • avrà diverse sezioni e tracker per le pulizie giornaliere, settimanali, mensili, ecc;
  • potrà essere minimalista o si potrà personalizzare a piacere secondo i vostri gusti e preferenze.

Per questo motivo ho deciso di chiamarlo “Home Bullet Journal”.

L’Home Bullet Journal fa per te se:

  • hai già mille impegni quotidiani e ti senti sopraffatta dai mestieri di casa;
  • non ti piace pulire e ramazzare, ma non vuoi nemmeno avere una casa sporca e in disordine;
  • tendi a rimandare all’infinito le pulizie di casa nella speranza che si facciano da sole 😅 😅 ;
  • vuoi riprendere in mano le redini della tua vita e della tua casa.

 

Volete iniziare insieme a me? Non vi resta che armarvi di carta e penna e partire insieme in questa avventura!

Troverete gli aggiornamenti qui sul blog, dove vi spiegherò passo a passo come iniziare e come procedere.

Se avete un profilo Instagram, condividete i vostri progressi utilizzando l’hashtag #homebulletjournal, così potremo ispirarci a vicenda!!

 

home bullet journal(1)

 

Siete curiose e volete già sapere a grandi linee come procederemo? Visitate la pagina “Sei nuovo? Comincia da qui”.

 

home bj

 

 

Al lavoro senza stress

Vi parlo spesso di come sto cercando di riordinare la mia casa e le mie abitudini.

Tuttavia, per avere una vita più semplice e leggera, è necessario essere organizzati anche in ufficio.

Io lavoro in banca, allo sportello. Vi assicuro che si tratta di un lavoro ad alto carico di stress, per tutti questi motivi:

  • è un lavoro a contatto con il pubblico ed il cliente – come è giusto che sia – ha sempre ragione;
  • non è un tipo di lavoro programmabile: io eseguo ciò che mi viene chiesto dai clienti di volta in volta;
  • ricevo richieste dai clienti davanti a me, da quelli che chiamano per telefono e da quelli che scrivono via mail (spesso contemporaneamente);
  • molti dei miei clienti sono ben organizzati, ma altri non lo sono e così arrivano in banca all’ultimo con richieste che vanno eseguite prima di subito;
  • per lavorare ho bisogno di molti “strumenti del mestiere” (computer, timbri, penne, calcolatrice, stampante, contabanconote, cassaforte, telefono…) che creano parecchia confusione attorno a me;
  • gestire denaro è una grande responsabilità: non mi posso distrarre un solo secondo. Se al momento della chiusura giornaliera mancano soldi ce li rimetto io;
  • lavoro in un ambito disciplinato da normative di vario livello e quindi devo sempre essere attenta che ogni mia operazione sia trasparente e consentita.

Ricordo che i primi mesi di lavoro tornavo a casa sfinita dalla tensione.

Ora, fortunatamente, ho imparato a gestirmi meglio e vorrei condividere con voi i miei “segreti”:

  • dovendo lavorare con molti oggetti, tengo accanto a me solo lo stretto indispensabile in modo da potermi muovere con più facilità. A fine giornata, ogni cosa poi torna al proprio posto, per poter ripartire più serenamente il giorno successivo;
  • ho rinunciato a fare affidamento sulla mia memoria. Per ogni richiesta che mi arriva dai clienti ho 3 alternative:
  1. se è urgente e se ne ho la possibilità, la eseguo subito;
  2. se devo eseguirla in giornata, mi scrivo cosa devo fare su un biglietto che tengo accanto alla tastiera del PC finché non la porto a termine;
  3. se devo eseguirla entro una scadenza futura, prendo un appunto e lo metto alla data corrispondente nell’apposito scadenzario che tengo sulla scrivania.
  • sapendo di avere scritto tutto ciò che devo ricordare, la mia mente è libera di concentrarsi solo sull’operazione che sto svolgendo in quel momento, riducendo in questo modo la possibilità di fare errori;
  • cerco la collaborazione dei miei colleghi. Purtroppo non è così semplice e scontato. Negli ultimi anni ho lavorato in diverse filiali dove ho trovato colleghi più o meno disponibili. In questo periodo, ho la fortuna di essere in una filiale in cui ci sono persone meravigliose sempre pronte ad aiutare;
  • sfrutto i momenti tranquilli per portarmi avanti – magari stampando dei moduli che so che mi serviranno nei giorni successivi – oppure per archiviare e fare ordine accanto a me.

Ogni mestiere ha le proprie caratteristiche e le proprie necessità organizzative. Queste sono le mie; quali sono le vostre? ^_^