La tabella per l’attività fisica: come sta andando

A inizio aprile vi ho mostrato la mia nuova tabella per l’attività fisica.

Ora – dopo 3  mesi di utilizzo – vi mostro come sta andando.

MARZO:

Le partenze sono sempre facili, la motivazione è alta, si ha voglia di spaccare il mondo.

Dall’inizio alla fine del mese sono riuscita a fare i 3 allenamenti a settimana che mi ero prefissata.

attività fisica aprile

 

APRILE:

Sono partita bene. Ho mantenuto il ritmo perfino durante la settimana di Pasqua. Arrivata in fondo al mese mi sono un po’ persa…

 

attività fisica maggio

 

MAGGIO:

A cavallo tra aprile e maggio ho iniziato a vacillare. Ero stanca, i bambini erano a casa per le vacanze e i ritmi in famiglia erano cambiati.

Arrivati a lunedì 6 maggio non avevo alcuna voglia di ricominciare. Però mi irritava l’idea di lasciare troppe righe in bianco. Quindi ho ripreso a correre.

Mi sono rifermata a fine mese, questa volta per motivi che non dipendevano dalla mia volontà (diciamo che non avevo il tapis roulant a disposizione).

Di nuovo, al 3 di giugno non avevo nessunissima voglia di ripartire e l’ho fatto solo per poter mettere la mia riga colorata che mi piace tanto 😁😁

 

GIUGNO:

Ora comincia la parte più difficile. Inizia a fare caldo, i bambini saranno a casa da scuola e i ritmi della famiglia cambieranno nuovamente.

Per la prova costume non ho speranze 😅, ma spero di riuscire a tener duro per una questione di salute e di benessere.

Per queste 2 facciate ho scelto anche una tonalità di colori che mi piace molto, spero che mi sia di aiuto!

 

attività fisica giugno

 

 

La tabella per l’attività fisica

Una delle prime cose che ho voluto aggiungere nel Bullet Journal è la tabella dell’attività fisica.

Vi raccontavo tempo fa che non stavo facendo più nulla: il BuJo è stata la scusa per ricominciare a correre.

3 mattine a settimana corro solo per poterlo segnare sul Bullet Journal 😅😅

Ho scelto di annotare i risultati in maniera molto semplice.

tabella attività fisica

 

Non mi interessano i chilometri percorsi, non mi interessano le calorie bruciate o la velocità che sono riuscita a tenere.

Mi importa soltanto essere costante e – almeno finché ce la faccio – fare piccoli progressi rispetto alla volta precedente.

Tutto qui.

Spero di andare avanti anche nei prossimi mesi!!

 

La vera corsa inizia

C’è una signora che seguo sia su Facebook che su Instagram. Si chiama Antonella e ama la corsa.

La seguo perché ammiro la sua determinazione. Non immaginatevi la classica ragazza con il fisico da atleta.

È una nonna (una giovane nonna, tanto per darvi un’idea dell’età), con una corporatura nella media. Non si allena per vincere le gare e collezionare medaglie. Si allena per il piacere di migliorarsi sempre, giorno dopo giorno.

Ricordo un post, con una foto di lei che arriva al traguardo, per ultima, orgogliosa comunque di avercela fatta.

Ricordo poi un altro post, in cui condivide questa citazione:

“La vera corsa inizia nel momento in cui vorresti fermarti”

 

Ed è proprio vero ragazze: è quando il fiato comincia a mancare, o le gambe a cedere che ci alleniamo per “qualcosa in più” rispetto alla volta precedente.

È a questo punto che miglioriamo la nostra forza e la nostra resistenza.

Questo vale in tutti gli ambiti di vita: se vogliamo essere più costanti nelle pulizie di casa, oppure nel tenerla ordinata, dobbiamo andare avanti anche quando vorremmo mollare.

Se la sera siamo stanche e non abbiamo voglia di riordinare la cucina, dobbiamo stringere i denti e farlo ugualmente. Poco alla volta saremo sempre più allenate e non ci peserà più.

Se ci ripetiamo, se continuiamo a fare le stesse cose ogni volta, nulla cambierà mai.

 

corsa

 

 

La vita è in salita? Oppure è solo una nostra impressione?

Il percorso che ho scelto per andare a correre la mattina è tutto un sali-e-scendi.

Essendo un percorso circolare e arrivando nello stesso esatto punto in cui parto, posso logicamente dedurre che le salite fatte – alla fine del mio giro – siano esattamente uguali alle discese.

Eppure, mentre corro ho la sensazione che quasi tutto  il percorso sia in salita.

Mi domando se sia così anche la vita. Probabilmente sì: do più peso alle difficoltà che ai piaceri, rischiando di vedere le giornate più nere di quello che sono in realtà.

Posso immaginare che sia naturale focalizzarsi maggiormente sulle avversità, per 2 motivi:

  • consumano molta più energia rispetto alle gioie della vita;
  • siamo geneticamente predisposti: per i nostri antenati, dare maggiore importanza ai leoni che volevano sbranarli rispetto alla bellezza del paesaggio era l’unico modo per salvarsi la pelle.

Ora, io penso che sia giusto – nel momento in cui abbiamo un problema – fermarsi a riflettere su come poter rimediare.

Però devo ricordarmi di fermarmi a apprezzare anche i momenti belli e piacevoli, le discese in cui si possono “mollare” le gambe e riprendere il fiato, altrimenti rischio che mi sfuggano via senza nemmeno accorgermene.

Non servono avvenimenti eclatanti per rendere un momento felice. Spesso la bellezza sta proprio nelle piccole cose che purtroppo diamo per scontate: basta solo saperle osservare.

 

 

Tutto si può fare: basta organizzarsi!

Spesso ci lamentiamo di non riuscire a fare tutto e di non trovare del tempo per noi.

Io credo sia vero solo in parte. Certo, le cose da fare sono sempre tante e molte di queste inevitabilmente hanno la priorità.

Tuttavia, penso che ci sia il modo per ritagliarsi il tempo per le nostre passioni. Gli ingredienti necessari sono 2:

  • buona volontà
  • organizzazione.

Ad esempio, io non sapevo più dove infilare la corsa nella mia routine giornaliera: la mattina sono al lavoro, il pomeriggio è occupato tra corsi di formazione, straordinari, mestieri di casa, commissioni e bambini, la sera c’è il blog e il marito. Posso andare a correre una volta durante il week-end, quando i tempi sono più elastici, ma durante la settimana? Ci rinuncio? Giammai!

Semplicemente ho rivisto le mie priorità e ho deciso di rinunciare 2 volte a settimana alla lettura del mattino e di andare a correre. Per riuscirci devo:

  • preparare tutto l’occorrente per correre, per lavarmi e per cambiarmi già la sera precedente;
  • andare a dormire con addosso già le cose per correre (vi assicuro che alle 6 di mattina si apprezza ogni secondo ed ogni briciola di energia risparmiati);
  • rotolare giù dal letto alle 6 e bere un caffè;
  • prendere la macchina e spostarmi dove abitano i miei genitori (correre dove abito io è impossibile perché le strade hanno una pendenza media del 45%…);
  • farmi 40 minuti di corsa;
  • scroccare una doccia e una colazione a casa dei miei;
  • prepararmi ed essere al lavoro per le 8.

Anche se un po’ macchinosa, questa è la soluzione migliore per me. Di sicuro è faticoso, ma ho deciso che preferisco darmi da fare, muovere le gambe e sudare, piuttosto che passare le giornate a lamentarmi che non ho tempo per me!! ^_^