I 12 principi di economia domestica

Ho iniziato da poco a leggere questo libro:

L’autrice racconta come donare bellezza e benessere alla nostra casa in 30 giorni.

Quando avrò terminato la lettura vi elencherò quello che la May ci concisiglia di fare giorno per giorno per un intero mese. Per ora, mi limito a elencarvi quelli che lei chiama “i 12 principi dell’economia domestica“:

  1. sii costante: ci vogliono costanza e azioni ripetute (abitudini) per rendere una casa confortevole;
  2. scegli per la tua casa prodotti realizzati a mano: farai del bene al prossimo e ridurrai l’impatto del consumismo di massa;
  3. stai di più a casa: non scappare dalla tua casa, goditela;
  4. apprezza il silenzio della casa, c’è troppo rumore nel resto del mondo;
  5. sii consapevole del tipo di persona che vuoi essere;
  6. fai della tua salute una priorità;
  7. ogni giorno, regalati qualcosa di speciale;
  8. fai sempre scelte che siano rispettose della natura e dell’ambiente che ci circonda;
  9. cura le relazioni familiari;
  10. sii presente, vivi profondamente ogni momento e prendi consapevolezza di ciò che è importante qui e ora;
  11. invita altre persone a casa tua, perché ogni giorno va festeggiato e condiviso;
  12. trascorri del tempo da sola, per essere semplicemente te stessa.

Prima di eliminare le cose inutili…

Anche voi, come me, vi guardate attorno e vedete troppe cose in casa che ingombrano il vostro spazio e la vostra mente?

Avete voglia di eliminare tutto il superfluo?

Bene, allora, prima di iniziare, ci sono altre 2 cose che dovete eliminare:

  • i sensi di colpa, per aver permesso alla vostra casa di diventare un deposito, per aver fatto tanti acquisti non necessari, per non aver saputo dire qualche “no” in più, ecc.
  • le etichette, quali ad esempio “io sono sempre stata disordinata e lo sarò sempre”.

 

Non importa come è stata la vostra vita e la vostra casa fino a oggi, siete sempre in tempo per voltare pagina e ripartire!!

Sarà un lungo percorso, ma noi non molleremo!

 

 

 

Tenere il ritmo

Abbiamo il ritmo nel sangue, letteralmente. Ma anche nel respiro.

Insomma, il nostro corpo porta avanti in maniera ritmica tutto ciò che è involontario, ossia tutto ciò che facciamo (respirare, far circolare il sangue) senza nemmeno bisogno di pensarci.

Il ritmo permette di mettere il cervello in stand-by e procedere con il pilota automatico.

Ci piace tutto ciò che è costante e prevedibile, che va avanti da sé.

È così che io vedo certe abitudini, ripetute tutti i giorni, magari sempre alla stessa ora: parte il pilota automatico e non ci si pensa più.

Imparare a essere costanti nel rifare i letti tutti i giorni, nel sistemare la cucina tutte le sere, nel passare regolarmente i bagni ecc. può essere difficile all’inizio, ma una volta preso il ritmo, non lo si molla più!

 

 

Riorganizzare la casa quando il resto della famiglia non aiuta

Ad un certo punto della propria vita, può succedere che si avverta il bisogno di riorganizzare e alleggerire una casa in cui non si vive più bene come una volta.

Quando ciò accade, non è detto che si tratti di un sentimento condiviso dal resto della famiglia.

Le più fortunate, avranno al loro fianco un marito e/o dei figli che le sosteranno comunque, come atto di amore e di affetto.

Le altre, dovranno arrangiarsi da sole. Missione impossibile?

Impossibile no, ma per farcela avrete bisogno di queste doti:

  • ambizione: sognate in grande. Pensate alla vostra casa dei sogni come vostro faro guida (e poi sognare non costa nulla);
  • concretezza: decidete qual è il vostro obiettivo realizzabile nel lungo termine;
  • strategia: suddividete il vostro obiettivo in piccoli sotto-obiettivi e fissate delle scadenze intermedie da rispettare;
  • costanza: fate qualcosa tutti i giorni per avvicinarvi al vostro obiettivo, anche a costo di fare solo un piccolo lavoretto di 2 minuti;
  • fantasia: divertitevi a trovare soluzioni ai problemi che incontrerete lungo il vostro cammino. Non vedeteli come ostacoli, ma come opportunità di crescita;
  • curiosità: cercate materiale informativo, tutorial, ecc. in biblioteca o in internet. Non siete sole con i vostri problemi. Qualcun’altra c’è già passata prima di voi e magari vi può aiutare;
  • pazienza: se non avete il resto della famiglia che vi appoggia tutto sarà più difficile. Ma pensate al fatto che voi avete fatto un grande salto mentale, mentre chi convive con voi no;
  • speranza: se lavorerete sodo, il resto della famiglia non potrà rimanere indifferente ai risultati che otterrete. Anche se lentamente, poco alla volta seguiranno il vostro esempio;
  • orgoglio: qualsiasi siano i risultati che otterrete, siatene fiere! ❤️‍❤️‍

 

Uomini, donne e mestieri di casa

Credo che per gestire al meglio una casa sia necessaria una chiara divisione dei compiti tra moglie e marito (e figli).

Se ogni membro della famiglia sa ciò che deve fare se ne assume la responsabilità. Quando tutti fanno tutto, troppo spesso va a finire che nessuno fa nulla (tanto lo farà qualcun altro).

Senza averlo deciso a tavolino, ma solo per abitudini che si sono consolidate nel tempo, anche a casa nostra c’è una suddivisione dei mestieri.

Ciò che mi lascia perplessa è che a mio marito toccano perlopiù i mestieri “da uomini” (orto, cantina, giardino, legna, manutenzione degli impianti, ecc.), mentre a me quelli “da donna” (bucato, pulire, ecc.).

Questa suddivisione fa funzionare gli ingranaggi della famiglia, ma mi domando quanto sia educativa per i nostri figli (un maschio e una femmina), a cui vorrei insegnare che chiunque può imparare a fare qualsiasi cosa.

Non credo sia necessario stravolgere le nostre abitudini quotidiane, tuttavia sto attenta a questi piccoli accorgimenti:

  • non dico mai “lo fa il papà perché è un compito da uomini” (ad esempio spaccare preparare la legna per l’inverno), piuttosto spiego loro “lo fa il papà perché ci vuole tanta forza e io impiegherei il doppio”. Allo stesso modo non dico loro “lo faccio io perché è un compito da donne (ad esempio pulire i pavimenti), piuttosto “lo faccio io perché il papà lavora e io sono di più a casa”;
  • anche se i compiti sono divisi, la separazione non deve essere assoluta. Se il papà è impegnato in altro, posso andare io a prendere la legna per accendere il fuoco. E d’estate che il papà è più tempo a casa, li può rifare lui i letti insieme ai bambini;
  • faccio insieme a entrambi i miei figli tutti i mestieri di casa (non solo con la mia bimba) e sono contenta se entrambi seguano il papà nei lavori che solitamente svolge lui.